Se fra due o trecento anni qualcuno vorrà conoscere la segreta e intima vita di una famiglia italiana nel XX secolo, ebbene, costui non potrà fare a meno di visionare i “filmini” di famiglia. In queste pellicole, proiettate sovente su una nuda parete bianca, i membri del medesimo nucleo familiare amavano “giocare”, al tempo stesso, tutti i ruoli: autori, attori e spettatori.
Oltre a questo gli Home Movies impegnano chi li guarda a spingere lo sguardo oltre la superficie dell’immagine, per riconoscere il processo evolutivo della rappresentazione e della definizione del concetto di vita domestica, di spazio privato e di presentazione dei propri cari. Che cosa succede però quando si decide di utilizzare i film di famiglia all’interno di un montaggio narrativo o di un film di finzione? Sono sicuramente molti gli esempi di film che pescano dai repertori familiari per provare a creare una nuova narrazione in grado di illuminare il passato e di esaltare il potere del cinema come memoria. Allo stesso tempo l’utilizzo del filmato familiare permette a una storia personale di farsi universale e agli spettatori di ritrovarsi in situazioni, emozioni e affetti autentici, genuini e incredibilmente umani.
Il Sistema Regionale delle Mediateche del Friuli-Venezia Giulia promuove la raccolta, sul territorio regionale, dei film di famiglia e del cinema amatoriale con Memorie animate di una regione – raccolta, digitalizzazione e riuso di film amatoriali in Friuli-Venezia Giulia, un progetto pensato per garantire ai propri filmini una seconda, lunga vita.